Oggi vi voglio raccontare la storia di una ragazza che nel 2021 ha deciso di entrare nel mondo dei navigatori.
Elisa Minio, classe 1994, di Sanremo, per anni ha navigato in lungo ed in largo, ma non sul sedile destro di un auto, bensì su yacht lussuosi e su barche a vela.
Nel 2020, spinta dall’amica Chiara Staltari, decide di iscriversi ad un corso per navigatori organizzato dalla XRT Scuderia, durante il quale ha avuto l’opportunità di imparare le nozioni di base, provare a timbrare ad un CO e dare le note su una macchina da rally. Il giorno della prova pratica lei era molto agitata, ma non ha commesso un errore, è stata precisa ed ha ascoltato i consigli da tutti quelli che le stavano intorno ed al termine della prova la voglia di ritornare su un auto da rally era davvero tanta.
Il 2021 è stato l’anno del debutto: Rally Città di Torino a bordo di una Peugeot 208 R2B, classificandosi quarti di classe.
Dopo qualche settimana arriva la proposta di affiancare Daniele Chiaudrero al Rally Terra Sarda con la sua Suzuky Swift R1B per provare a vincere la classe di Zona 9. Dopo due giorni di prove sulle difficili strade sarde ecco che arriva il tanto atteso palco di arrivo e con lui la notizia che si sono aperte le porte per andare a disputare la finale di campionato a Modena.
Neanche il tempo di scendere dal traghetto che Elisa, ancora con l’adrenalina a mille, era già pronta per spedire i documenti dell’iscrizione… non si può perdere un’occasione del genere!
Finalmente arriva il giovedì della partenza, fanno le ricognizioni, effettuano le verifiche, la macchina è pronta e si inizia… fuoco alla polveri! Purtroppo, per incidenti accaduti ad altri equipaggi, di 7 prove totali loro riescono a disputarne solo 3, ma questo non impedisce loro di arrivare sul palco di arrivo e soprattutto di essere premiati vincitori di classe R1B nel Rally di Modena e vincitori a livello nazionale della medesima classe.
Ebbene sì! Chiamatela fortuna del principiante, che fortuna non è mai nella nostra amata disciplina sportiva, ma sono certa che questa vittoria darà ancora più motivo e forza ad Elisa per migliorarsi ancora e continuare ad occupare il sedile di destra con grande onore.
Giulia Bico
E adesso segue l’intervista ad Elisa realizzata da Fabrizio Cravero, per un bell’articolo a quattro mani!
“Elisa per quale strano motivo una ragazza giovane come te, che lavora, ha voluto fare il corso per navigatori?”
“Perchè mi piacciono i rally” dice perentoria Elisa, ragazza minuta dagli occhi espressivi.
“Mio papà mi ha sempre portato nelle gare e lui mi ha trasmesso questa passione; sono molto amica di Kevin Hegyes, l’inconfondibile Presidente della XRT Scuderia, che mi ha coinvolto in questa avventura e ho quindi detto, perchè non provarci…”
“Subito dopo il corso, hai avuto l’opportunità di salire immediatamente in macchina e disputare tre gare in pochissimo tempo: cosa ti ha colpito di più e che sensazioni ti ha dato il sedile di destra?”
“E’ una sensazione difficile da spiegare; non saprei come farlo, ma posso dire che sembrano le farfalle nello stomaco; un mezzo tra ansia, ma quella buona, e soddisfazione che finchè non timbri il primo CO non va via. Poi, invece, durante la gara hai talmente tante cose da fare e situazioni da tener sotto controllo che non c’è più tempo per pensare all’ansia di sbagliare”, afferma Elisa che sembra rispondere da una vita ad interviste di questo genere.
“Ti aspettavi fosse così come lo hai vissuto essere una naviga? E’ stato più difficile del previsto?”
“No, non era come me l’aspettavo: ho studiato tanto durante il corso, ma affrontare le gare è stato molto più difficile soprattutto per tutto quanto gira intorno al weekend del rally; preparazione, pensare alla sistemazione notturna, alle cose che servono, al tempo da impegnare al meglio. E’ complicato ma altrettanto appagante. Serve ovviamente una complicità con il Pilota: senza quella tutto è più difficile, anzi direi impossibile. La cosa più bella per ora? la stretta di mano a fine gara con Daniele con io che ho detto: abbiamo già finito?” come un bambino al luna park, aggiungo io che guardo gli occhi di Elisa che ridono.
“Delle tue tre gare, qual è il momento che ti è rimasto più impresso?”
“Sicuramente al Terra Sarda quando abbiamo corso una prova in notturna: è tutto diverso di notte, il buio rende complicato prendere i riferimenti nonostante i fari supplementari. Ma quando siamo arrivati in un’inversione e Daniele ha tirato il freno a mano, ho potuto in quell’attimo alzare la testa dal quaderno delle note e sono stata stupefatta dal vedere tutto il pubblico e in un batter d’occhio i flash dei vari telefonini e fotocamere, in sostanza WOW” e come darle torto?
“E’ stato un amore passeggero o continuerai?” chiedo per l’ultima, scontata, domanda.
“No, no assolutamente voglio continuare e ho alcuni obiettivi da raggiungere che non voglio ora rivelarti: certo è che l’ambiente mi piace e voglio starci, anzi se posso vorrei suggerire una cosa: perchè non si coinvolgono di più i bambini nei rally? è bello quando si passa nei paesini vedere che ti salutano, fosse per me mi fermerei a far le foto con tutti…” racconta Elisa che pare uscita da una Fiaba e non una Fabia…. rectius una Swift.
Ma ha ragione, tremendamente ragione: il rally potrebbe aggregare molto di più: perchè non farlo?
Brava Elisa e buona fortuna!
Fabrizio Cravero