Le auto del Principe di Monaco sono esposte tutto l’anno nel Museo che è situato a Fontvielle, davanti al nuovo porto e sopra i centri commerciali; quest’anno, però, dal 20 dicembre 2019 al 15 marzo 2020 il Museo è arricchito da una collezione splendida di vetture da rally che hanno fatto la storia di questo sport.

L’idea di portare queste auto prima dell’appuntamento mondiale, che aprirà le danze del WRC 2020, è sicuramente azzeccata e l’adrenalina per l’attesa dopo la visita non può che schizzare a mille.

La domenica di sole, quando tutti i turisti e villeggianti sono assiepati tra bar sul porto e mercatini di Natale, è il momento migliore per entrare quasi in punta di piedi nel Museo: appena varco la porta di ingresso, affiancato dalla Citroen DS3 WRC di Sebastien Loeb e Daniel Elena, versione of course Montecarlo 2013, sono assalito dal profumo inconfondibile di gomme nuove e olio bruciato.

E’ il posto giusto per ogni appassionato delle gare che si disputano su terra / fango / neve / asfalto.

A destra trovo i mostri sacri, le auto dell’era Gruppo B e quasi per non gustare subito la parte migliore, preferisco dirigermi a sinistra dove incontro subito una vettura che ha fatto la storia: Ford Escort Gruppo A nella splendida livrea Michelin Pilot portata in gara da un certo Malcolm Wilson.

Ford Escort Gruppo A

Tratto distintivo di quasi tutta la mostra: i fari supplementari anteriori che servono per la notte dei rally, alias ” fanalate “: semplicemente stupenda.

Proseguo e, di fianco, trovo la sorella maggiore, in termini di età e di dimensioni, ovvero la Ford Sierra Cosworth, detta anche ” pinnone ” per l’immensa ala posteriore che serviva per tenere il posteriore un po’ più incollato a terra, anche se i traversi con questa vettura erano la regola.

Ford Sierra Cosworth

Cammino ancora verso il passato e trovo affiancate la Ford Escort Mk2 e la Fiat 131 Abarth guidata da Darniche: non saprei quale scegliere.

Ford Escort MK2
Fiat 131 Abarth

Il tempo passa in fretta tra ricordare dove hanno corso queste auto e i piloti che si sono susseguiti al volante, ma so bene che se mi volto di 180 gradi, proprio alle mie spalle, sta ruggendo un campione del mondo: è la macchina con cui Ott Tanak si è aggiudicato il mondiale WRC 2019, la Gazoo Toyota Yaris Wrc Plus.

Toyota Gazoo Yaris WRC Plus

Con tutte quelle appendici e prese d’aria ricorda clamorosamente la vettura che le sta davanti, quasi a sfidarla: chissà se di notte, durante la chiusura al pubblico, la Peugeot 205 Turbo 16 Evo2 taglia le corde che circondano questi bolidi e lancia la sfida alla Yaris Plus in mezzo a questi pilastri…. sognare, come sempre, non costa nulla. Nemmeno a Montecarlo.

Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2

Sono, quindi, entrato nell’Olimpo dei Rally, nella sezione creata apposta per questi due mesi con le auto che nessuno può dimenticare: una carrellata di Gruppo B a partire dall’Audi Quattro S1 coda corta.

Audi Quattro S1 – coda corta

E vicino alla Evo2 e S1, trovo le sorelle minori, rispettivamente la Peugeot 205 Turbo 16 Evo 1 e la Audi Quattro coda lunga: gruppo B anche loro, ma alle origini di questa famigerata categoria.

Peugeot 205 Turbo 16 Evo 1
Audi Quattro – coda lunga

Proseguo e gli occhi mi si strabuzzano: nell’ordine passo di fianco alla BMW M1, alla Toyota Celica Twin Cam Turbo, alla Renault 5 Maxi Turbo, alla Lancia 037 Ev. 2, alla Ford Rs200 e alla Austin Metro 6R4 . Tutte rigorosamente Gruppo B: le immagini parlano da sole e ogni commento è superfluo, gustatevele.

Bmw M1
Toyota Celica Twin Cam Turbo
Renault 5 Maxi Turbo
Lancia 037 Ev. 2
Ford Rs 200
Austin Metro 6R4

E per concludere il gruppo B e iniziare con le berlinette adorate in Italia, si materializza la Lancia Delta S4 nella versione Sanremo 86: ho avuto le palpitazioni, lo ammetto.

Lancia Delta S4 – Rallye Sanremo 1986

Le altre tre Lancia presenti sono la 4WD, l’integrale 8 valvole e la ” Deltona ” del 1992 nella versione Auriol al Tour de Corse: tutte rigorosamente in livrea Martini Racing.

Lancia Delta 4 wd e Lancia Delta S4
Lancia Delta 4wd e Integrale
Il “Deltone”
Ventilone Lancia Delta HF Integrale e carrellata Delta Martini

Rimanendo nelle Gruppo A sono rimasto affascinato da due protagoniste delle loro era, in rigorosa versione Night: Mitsubishi Lancer e Toyota Celica.

Mitsubishi Lancer Evo III
Toyota Celica St185

E vicino a queste una coppia Subaru con i fiocchi: la WRC nelle versioni 1998 e 2001, entrambe condotte dal compianto Richard Burns.

Subaru Impreza WRC 98
Subaru Impreza WRC 2001

Non potevano, poi, mancare due italianissime: Lancia Stratos nella livrea Alitalia e Ferrari 328 GTB.

Lancia Stratos
Ferrari 328 GTB

Prendetevi il vostro tempo, scegliete un giorno dove l’affluenza non è elevata, portatevi una bella fotocamera oppure usate il vostro smartphone: raramente vedrete insieme così tante belve da rally, da poter guardare da vicino, con in sottofondo il sonoro che proviene dai video che vengono lanciati a tutto volume come a ricreare una prova speciale.

Uscirete estasiati, come il sottoscritto, che per ovviare al calo di zuccheri da bava alla bocca, appena uscito ha comprato un Croissant. Ma se volete c’è anche il Pain au Chocolat.

Che libidine… e non le ho menzionate tutte… le altre scopritele da soli.

W il rally!