Le favole esistono anche nel mondo del Motorsport e quando a scriverle sono piloti che conosci, allora è anche più facile rendere giustizia alle emozioni vissute.

La Ronde della Val Merula, primo appuntamento del neonato Campionato Rally Liguria PrimoCanale Motori, ha da sempre quel sapore di “rally di casa” forse perchè è il primo della stagione sportiva e con sè porta un sacco di speranze per coloro i quali decidono di affrontarlo.

Come se correre il primo appuntamento valesse alla stregua del Montecarlo del Mondiale WRC, ovvero il “Rally che vale una stagione“: l’atmosfera al parco assistenza di Andora era proprio questa e ciò è testimoniato dalla lunga lista di iscritti, la maggior parte equipaggi del Ponente Ligure.

C’è chi corre dopo tanto tempo, chi ha in programma di sfidare gli avversari per la conquista del Campionato, chi farà solo questa gara: tutti, però, con l’emozione dell’esordio del nuovo anno 2020.

Ma quest’anno si sono formati due nuovi equipaggi con una fantastica, emozionante caratteristica in comune: i piloti avevano al loro fianco come naviga le loro figlie alla primissima esperienza di gara nei rally.

Gli equipaggi in questione, tra l’altro, sono molto noti per i loro ottimi risultati ottenuti fino ad oggi e un pilota in particolare è famoso in tutta Italia: sto parlando di Danilo Ameglio e di Gian Antonio Bianco.

Il primo ha scelto di correre con la sua fidata Peugeot 106 A6, con la quale fa esaltare il pubblico e che cronometro alla mano mette paura a tutti i partenti, ma stavolta accanto a lui si è seduta la figlia Michelle Ameglio di soli 20 anni.

GianAntonio ha fatto sedere sulla nuova Renault Clio N3 appena acquistata, la figlia ventitrenne Jessica.

Gli occhi dei papà erano identici: esaltati di ritornare al volante di una vettura da rally, luccicanti per gareggiare con la propria figlia. Non deve essere per nulla facile per questi piloti guidare al limite avendo a bordo una “parte della propria vita“: non che i navigatori che non siano figli o parenti debbano essere discriminati, ma certo correre con la propria giovane erede probabilmente accende qualche spia in più nel cervello del pilota.

Ma questo è il pensiero di chi scrive, che di mestiere non fa il pilota, ma cerca solamente di calarsi nella parte: probabilmente i piloti con la P maiuscola non pensano a questa distinzione ed anzi se lo facessero sarebbe deleterio.

Stiamo prendendo un buon feeling, ora nell’ultimo passaggio proviamo a spingere un po’ di più” dichiara Danilo Ameglio all’uscita dell’ultimo parco assistenza prima della SS4 conclusiva della Ronde. Risultato? tredici secondi in meno rispetto alla SS1 e dodicesima piazza assoluta, primi di due ruote motrici davanti a tante, tantissime vetture più nuove e più performanti.

Che dire? Applausi. E se devo essere sincero Michelle è apparsa serena, concentrata, tranquilla: “Sul lavoro è papà che comanda, ma qui in macchina devo dire che mi ascolta“. Fantastico: la naturalezza della giovane età, con una risposta da veterana.

Sono troppo emozionato, era un sogno che avevo da tempo: sto facendo ciò che mi piace con la persona più importante al mondo che ho: mia figlia” è la dichiarazione prima di inizio gara di GianAntonio Bianco. Sorridente sì come sempre, ma rilassato, soddisfatto e stranamente silenzioso perchè si vuole godere ogni singolo istante di questo incredibile weekend.

Hai paura in macchina con papà?” chiedo a Jessica con una domanda che più banale non ve ne è: “No, assolutamente; mi fido ciecamente, ma la cosa che mi piace è che lui si fida di me. Amo questo sport e speriamo di fare una buona gara“. Mancava solo che dicesse di voler vincere la classe per farne una naviga professionista.

I “Bianco’s” hanno chiuso il Merula al trentatreesimo posto nell’assoluta e con un magico secondo posto di classe N3: risultato eccellente ed impensabile visto l’elenco partenti.

A fine gara gli elogi si sono sprecati per entrambi gli equipaggi, ma gli abbracci tra papà e figlie sono stati da brividi.

Esperienza unica? Chissà, magari Michelle e Jessica ci prendono gusto.