Navigare il proprio fidanzato è come essere Sandra e Raimondo dei Rally“, parola di Sonja Carrò, naviga di Alessio Sucato.

Quella che doveva essere una chiacchierata con l’equipaggio XRT Scuderia formato da Alessio Sucato e Sonja Carrò, dal quale ricavare un post per la pagina Facebook di WikiRace, si è trasformata in una piacevolissima sorpresa.

Una coppia non solo nell’abitacolo che, complice l’ottimo risultato ottenuto al Rally dei Vigneti Monferrini a Canelli nel weekend del 7-8 agosto, si è aperta come un libro.

Bellissimo ascoltare la complicità dell’equipaggio che si trasforma in “fidanzati” non appena uno dei due cerca di spiegare seriamente qualcosa che deve essere raccontato come un fantastico gioco insieme.

E così è stato.

E Alessio meritava questo risultato dopo due anni piuttosto complicati in seguito al brutto ritiro del 2019 al Rallye Team 971: “Dopo aver buttato via una scocca, ho ricostruito la 106 da zero, perchè se non lo sai, la macchina è mia, la faccio io quindi ho una doppia responsabilità quando corro” mi comunica Alessio con un tono di soddisfazione.

Ma le due prime gare dell’anno non sono andate per nulla bene: non sono venuti fuori i tempi, non mi sono diverito, un disastro insomma. Ma il problema era la testa, non la macchina“. Onesto il pilota, normalmente si cercano mille e cinquecento scuse per nascondersi dietro ad un dito, ma non per Alessio.

In questa gara, invece, mi sono trovato subito a mio agio, abbiamo provato bene, e i tempi sono venuti fuori. Nonostante un piccolo inconveniente agli ammortizzatori anteriori nella prima piesse, aggiustato come possibile in assistenza, sono riuscito ad amministrare per arrivare a podio. Finalmente“, queste le parole raggianti di Alessio Sucato, che ovviamente non dimentica di ringraziare la fidanzata – naviga che, alla sua seconda gara, pare già avere esperienza da veterana.

Sonja è stata bravissima, mi ha aiutato molto, è brava e forse lo sa ma di certo non si monta la testa: ma la coppa alla seconda gara non è poco“: Alessio è orgoglioso di questo.

E’ inevitabile che ti fidi del tuo compagno quando sei a bordo e forse per questo che sono tranquilla e serena con lui, perchè so che il limite che cerca è quello giusto; non credo voglia far del male alla persona che ama” ride Sonja mentre parla con me.

E’ una sensazione come quella in casa dove mi sono trovata a dover tranquillizzare Alessio subito dopo le noie meccaniche nella prima prova speciale; ci sono riuscita perchè lo conosco bene e so come prenderlo. A testate. Scherzo ovviamente, ma gli serviva una persona come me per rasserenarlo, altrimenti non saremmo finiti sul podio“. La giovane naviga ha le idee chiare, molto chiare.

E tra una risata e l’altra finisce l’intervista di Sonja con questa altra perla: “Mentre si aspetta il CO o la partenza si parla del più o del meno come quando si fa colazione in giro la domenica mattina“, una visione bucolica del rally, ma giustamente interpretata per quello che dovrebbe essere il rally per chi vi partecipa senza pensar di essere il nuovo duo Loeb – Elena: un divertimento.

Ma Alessio non riesce a non intromettersi e finisce la chiacchierata con una frase che non ha bisogno di ulteriori commenti “Comunque abbiamo trovato un accordo per correre senza problemi: una volta ha ragione Lei, l’altra volta ho torto io, così andiamo benissimo“.

Risata mia, fragorosa e assenso di Sonja.

Il Rally in famiglia è anche questo.

Bravi.

 

(grazie per gli scatti a Marco Cantarella – Stefano Pistoresi – XRT Scuderia)