La serie TER – Tour European Rally è un campionato nato per agglomerare le migliori gare europee che si svolgono su tracciati dal sapore unico e dal ricordo storico.

Quest’anno la serie è formata da sei gare e precisamente:

  1. Transilvania Rally – Romania
  2. Rallye Antibes – Francia
  3. Renties Ypres Rally – Belgio
  4. Rali Vinho da Madeira – Portogallo
  5. Rally d’Abruzzo – Italia
  6. Rallye Int. du Valais – Svizzera

Ho avuto il piacere di seguire il secondo appuntamento: il Rally della Costa Azzurra e di Antibes.

Come sempre i cugini francesi riescono ad organizzare magnificamente le loro gare, facendole transitare in posti magici che rievocano il mondiale: anche quest’anno il Rallye d’Antibes non ha tradito le aspettative.

Gara valida oltre che per il Ter anche per il campionato asfalto nazionale francese (France Tarmac) cosìcche al via si trovano tutti i migliori piloti: quelli francesi sommati a quelli iscritti al Tour European Series provenienti da tutta Europa a cominciare dal nostro eroe nostrano Giandomenico Basso navigato dal fedele Lorenzo Granai.

Livrea celebrativa per l’italiano vincitore delle serie 2017 per la Hyundai R5 che attira l’occhio di tutti gli spettatori che con me immortalano al via la splendida vettura.

Oltre a Giandomenico è iscritto al TER un cliente davvero scomodo, un pilota mondiale come Bryan Bouffier, eroe di casa, che conosce le prove come le sue tasche e che in parte le ha corse a gennaio con la Fiesta WRC Plus della M-Sport, strappando un ottimo risultato nel WRC; colorazione stupenda anche per la sua Hyundai.

Aggiungiamo anche Bruno Riberi, terribile ragazzo monegasco dalle chiare origini italiane, anche lui iscritto alla lega europea, che conosco bene in quanto scorrazza in molte gare della regione PACA.

Il Rally si svolge in due tappe e complice alcuni scrosci di pioggia e una scelta di gomme azzeccata, Bouffier prende il comando della gara e ci rimane fino a concludere in testa il primo giorno; il suo stile di guida, pulito e aggressivo, non può che dargli merito.

Al secondo posto di giornata si piazza una promessa del rallysmo francese: Yoann Bonato con la nuova arma della Citroen Racing ovvero la C3 R5. Il ragazzo francese la riesce fin da subito a guidare davvero bene  e pare che la vettura in questione abbia un potenziale infinito.

Terzo è il nostro Basso che deve faticare non poco per stare dietro ai colleghi del posto: in ogni caso il risultato è eccellente perché qui non si scherza, visto l’elenco partenti.

Il secondo giorno è ancora più avvincente del primo: le prove vengono corse sotto un sole quasi estivo e ricalcano fedelmente le speciali del Rally di Montecarlo e in particolare i famosi otto tornanti del Col de Braus; chi non ha mai visto il luogo ed è amante del rally non può non venire a vedere una gara o far un giro da turista su questa strada unica al mondo.

Potrebbe essere paragonata al Teatro della Scala per chi ama la danza classica o l’autodromo di Spa per chi ha a cuore la Formula1; il perché? beh siccome non riesco a parole a spiegare l’emozione di vedere l’anfiteatro del Rally lascio alle fotografie che parlino da sole.

Non credo ci sia da aggiungere molto altro se non dire che al primo tornante si arriva in sesta piena e il manto stradale non è perfettamente piatto….

Ebbene, nella seconda tappa chi fa la differenza è proprio Giandomenico Basso che vince quattro delle sei speciali ed anche se le posizioni di testa non variano nella classifica finale, mette il fiato sul collo, e non poco, ai velocissimi piloti francesi.

Mai mi stancherò di scrivere che queste giornate riescono a coniugare motori, panorami, amicizie, mangiate e aria buona per attestare che il “RALLY” fa bene alla mente, al corpo e allo spirito!