I rally non sono completi, esaustivi, soddisfacenti se non si corrono almeno in parte di notte; le prove speciali notturne danno quel tocco magico in più alle gare siano esse sull’asfalto, sulla terra o sulla neve.

Nel buio assoluto di una strada di montagna lo sguardo dello spettatore vaga alla ricerca di quel fascio di luci che punta negli alberi o sulle rocce: il rumore, il boato dei bolidi arriva dopo, quando forse i fari non si vedono più perché la vettura ha girato verso l’altra curva.

Poi però i fari supplementari montati sul cofano anteriore puntano dritto negli tuoi occhi che eri intento a cercare un riferimento per vedere la macchina in arrivò; in quel microsecondo sei come sparaflashiato e vedi solo bianco ma l’attimo dopo riesci a scorgere dai finestrini laterali i visi tesi dell’equipaggio illuminati a giorno dai flash dei fotografi….

La notte è magica, si vedono le stelle e la luna se e quando sei fortunato, magari fa fresco o freddo ma l’attesa nel buio totale è ripagata negli istanti, pochi, in cui torna il giorno quando sfrecciano le auto da rally….

E allora quando c’è la luce mi piace immortalare l’elemento che suscita tanto fascino: i fari supplementari o, come piace chiamarli agli appassionati, le “FANALATE”!

Ho avuto la possibilità di accedere al primo rally mondiale al momento della presentazione delle nuove livree delle scuderie ufficiali per il WRC 2018: luogo celebre ovvero il Casinó di MonteCarlo; ecco il risultato….