L’anno sportivo 2020 inizia nel migliore dei modi per la XRT Scuderia: risultati da incorniciare alla settima Ronde della Val Merula, gara di apertura del Campionato Rally Liguria – PrimoCanaleMotori.

Il primo grandioso traguardo è stato raggiunto ancor prima che iniziassero le danze sugli 11,25 chilometri di fondo catramato: la scuderia con il maggior numero di equipaggi iscritti  è proprio quella del Presidente Kevin Hegyes, ben dieci coppie complete, nonchè cinque navigatori al via.

Non è un caso, non è fortuna, ma frutto del lavoro di un gruppo coeso che in ciò che fa mette il cuore: cuore che campeggia sui loghi e adesivi del Team affianco a XRT. Perchè essere nel gruppo in questione vuol significare far parte di una grande famiglia che ha come scopo quello di trascorrere momenti felici nel mondo dei rally.

Anche per questo dal palco partenze, sabato 8 febbraio 2020 verso le ore 18.30, lo speaker d’eccellenza, Agostino Orsino, definiva XRT la Scuderia più rumorosa allorquando i propri equipaggi salivano sul palco per l’avventura del Val Merula: niente di più vero. Applausi, foto, incitamenti e occhi colmi di gioia sono un MUST ad ogni appuntamento sportivo che viene, ovviamente, condito di momenti conviviali per vivere un weekend a cento all’ora anche per chi non è dietro ad un volante.

Si percepisce quest’aria un po’ guascona, caratterizzata da un Presidente, riconoscibilissimo per la chioma di capelli arruffata, pronto, ad ogni fine prova, a dare il proprio supporto e tener caldi gli animi: la maggior parte delle volte non ve ne è bisogno, ma il “Pres” sa quando e come intervenire con il proprio entourage.

Ed è così che i risultati arrivano: creare le condizioni per far sì che gli equipaggi diano il meglio di loro è il compito di ogni scuderia e XRT, scuderia giovane ma dalle grandi ambizioni, lo realizza con coraggio e perseveranza.

Il tabellino finale della gara lascia trasparire un bel sorriso sul volto dei dirigenti: otto equipaggi salgono sulla pedana finale e cinque di questi vincono la classe; una media da otto in pagella.

Nella categoria R3C vince l’equipaggio Dirk Schram e Marco Nari su Renault Clio R3: una vittoria al fulmicotone e ottenuta a denti stretti per soli 0,5 secondi. Questo sport in qualche caso fa piangere disperatamente per un soffio di vento, ma come in questo caso riesce a far gustare una vittoria come se ne valesse due. Dirk è raggiante anche per il piazzamento finale nell’assoluta, diciannovesimo, davanti ad alcune vetture ben più potenti.

Con un’ultima prova pazzesca, Riccardo Mancini, navigato da Matteo Prietrantuono, ottiene il gradino più basso del podio in una classe da ben quattordici iscritti ovvero la R2B: solamente alla seconda gara e prima sulla 208 R2, Riccardo stupisce e ottiene un terzo posto impossibile da prevedere dopo aver letto i nomi degli iscritti in quella che è la classe per chi vuole spiccare il volo verso la professionalità nel rally. “Sono andato tranquillo e pulito sull’ultima” dichiara Mancini “anche io sono incredulo del miglioramento“. I migliori piloti rispondono così. Segnatevelo.

Il palmares recita che su tredici gare, ha vinto la classe per ben cinque volte compresa la coppa del migliore di categoria RS 1600 conquistata al Val Merula 2020: Simone D’Agostino vince e convince e stavolta lo fa con affianco Mirco Bogino, quest’ultimo alla terza esperienza e prima vittoria di classe. La Saxo dell’equipaggio XRT ha la meglio sugli altri tre pretendenti in categoria e con quattro vittorie in altrettante prove non poteva che arrivare il gradino più alto del podio. Si narra di festeggiamenti fino a notte fonda: sarà certamente così.

Si aggiudica la coppa per il primo equipaggio di classe A7 il duo Dino Gabbiani e Melita Siri: abituati alle vetture storiche, hanno portato in gara la Opel Astra Gsi che quando sfreccia in prova rievoca i fasti dell’era anni novanta e gruppo A: prima volta al volante con questo veicolo, Gabbiani è visibilmente soddisfatto all’arrivo “Sono davvero contento, ma quanto devo ancora imparare; l’Astra ha un motore infinito, mi sono divertito tantissimo e ne vedremo delle belle“. Fantastico, che spirito il pilota sanremese e se guida come in foto, come dargli torto?

Non è stata la prima volta su un’auto da rally per Gianluca Bianco, ma esordio sul sedile sinistro per lui: navigato da Laura Giglio si è buttato nella classe più numerosa aprendo addirittura le danze come capofila delle N2 con la Citroen Saxo. Risultato? ottavo posto su diciannove partenti, in un crescendo che lo ha visto scalare la classifica dal sedicesimo posto del primo passaggio e abbassando il tempo di quasi un minuto nell’ultimo run. Se son rose, fioriranno. “E’ già finita, non posso fare ancora un giro?” le parole di “Colin“, come ama farsi chiamare dagli amici Gianluca Bianco. “Oggi è una giornata memorabile, sono troppo felice” dice Laura, ma non c’era nemmeno bisogno della domanda, per lei parlavano i suoi occhi, sinceri e genuini, di chi si sta divertendo a praticare ciò che la rende felice: essere su una macchina da gara.

Federico Maglione e Mara Moro, al via di questa settima Ronde della Val Merula, chiudono a piedi del podio nella classe Racing Start milleseicento, a bordo della Volkswagen Lupo: gara per riprendere il feeling con la vettura, qualche problemino meccanico e una tedeschina che ha fatto un po’ le bizze. L’equipaggio la prende con filosofia e accumula esperienza per i prossimi appuntamenti. Certo è che quando la Lupo transita in prova desta sempre attenzione e attimi di sorrisi tra il pubblico: è una vettura simpatica così come il pilota e il naviga che la portano in gara.

Arriva l’agognata vittoria di classe in N1: Claudio Bico e Giulia Bico, padre e figlia, possono così festeggiare all’arrivo con la Peugeottina che finalmente permette loro di portarsi a casa la coppa del vincitore. All’inizio l’equipaggio era partito con l’intenzione di vedere il traguardo cercando di evitare “rogne“, tuttavia l’appetito vien mangiando e Claudio, spronato da Giulia, abbassa i tempi e risale la classifica generale fino al 73esimo posto sui 103 iscritti iniziali. Un risultato di tutto rispetto per la più piccola 106 in gara. E l’impresa vale doppio visto che correre con la propria figlia a bordo non è per nulla semplice: freddezza e sicurezza. Chapeau.

Una menzione particolare per la coppia Stefano FettoliniFabio Santi: con la piccola Renault Twingo R1B vedono il traguardo e anche loro per la prima volta vincono la classe R1B. Stefano riesce a far sua la coppa del migliore di classe a 55 anni: sono soddisfazioni, anche se lui ci ride sopra “Ho vinto di nuovo la coppa del nonno“. Il sostegno del figlio Fabio ha fatto si che il babbo desse il massimo e ci è riuscito benissimo.

Nota di merito anche per i navigatori targati XRT Scuderia: Ciro Lamura vince la classe N3 e Stefano Pistoresi si piazza secondo in N2. Risultati eccellenti che ricordano quanto la scuderia punti su una figura, quella del naviga, assolutamente indispensabile nella nostra disciplina. Quinto posto di classe in N2 per Simone Bevilacqua su Peugeot 106 che vale oro visto l’elenco iscritti in questa classe!

Purtroppo ci sono stati alcuni amari ritiri: tra questi, quelli che segnano di più il morale sono i ritiri per noie meccaniche come nel caso dell’equipaggio Alessandro D’AmbrosioAlessandro Parodi, rimasti a piedi durante la terza speciale mentre erano a giocarsi la vittoria a bordo della Suzuki Swift R1, e Giacomo FiciDavide Lanteri ritirati a fine ss1 a causa del cambio. Un vero peccato, ma entrambi sono già con il pensiero sul Rally delle Palme per riscattarsi.

Chiudiamo la narrazione della prima gara del calendario ligure segnalando i ritiri per i due navigatori Simona Camera e Federico Capilli: coppia nella vita, ma seduti affianco di diversi piloti in gara, entrambi non hanno visto il traguardo, ma sorridono entrambi anche se con motivazioni diverse. Simona è uscita indenne da un incidente sul Passo del Ginestro che per fortuna ha visto qualche danno alla (splendida) Citroen Saxo Kit e nulla più. Amaro, invece, il ritiro per guasto meccanico per Federico mentre era secondo nella classe R2B. Si sono abbracciati forte appena si sono visti e sapranno recuperare le energie per il futuro. Poco ma sicuro.

Ma il vero spirito XRT si ritrova nel naviga Antonello Russo che purtroppo si ritira sulla 2: non prima però di aver tentato di salvare la gara di Fici – Lanteri cercando di risolvere il loro problema del cambio. Stessa classe, stessa auto, ma lo spirito è quello di vincere sul campo! In foto sotto la macchina con la tuta nero verde! Che dire? Nulla valori da XRT!

Tutto questo è XRT Scuderia: il team con il cuore in mano. E siamo solo all’inizio.