E’ più facile scalare una montagna che arrivare a Santo Stefano d’Aveto, ma quando si è giunti in cima e si incontra il parco assistenza “diffuso” in tutta la rinomata località turistica, il lungo viaggio della XRT Scuderia partito da Sanremo è ben ripagato.
La Scuderia del Presidente che non passa inosservato, Kevin Hegyes, schiera nel rally ligure della ripartenza una formazione di tutto rispetto: gli Alfieri e Regine presenti all’assalto del Castello sono sei equamente divisi tra piloti e navigatori.
Arriviamo mentre sono in corso le ultime regolazioni nei diversi box in vista dello shakedown pomeridiano; fortunatamente non sono molto lontani tra di loro e riesco a sentire le loro impressioni prima di pranzo.
“Ho un mal di testa incredibile, ma non importa non vedo l’ora di salire sulla Cliona con Simone. Possiamo far bene, lui va davvero forte” sentenzia Federico Capilli che in coppia con Simone Peruccio siedono su un mezzo che può addirittura finire tra le prime R5: una splendida Clio S1600. Il vulcanico Presidente Kevin ha stretto un’amicizia con il pilota che correrà questa gara sotto l’egida XRT Scuderia.
“Si, si facciamo lo shake; abbiamo voglia di far bene. Ok provo a far mettere i tuoi adesivi WikiRace al mio pilota” vocifera Simona Camera che siede sulla Clio N3 in una classe che sarà di fuoco.
“Sono un po’ teso, è davvero tanto che non corro, spero di ricordarmi come si fa“, dichiara Giacomo Fici detto Il Lungo per la sua nota mole di altezza. La sua Citroen Saxo arancionissima è pronta per ruggire.
“Ora la macchina è a posto, non ho più scuse“, riferisce Claudio Bico che cerca di incrociare lo sguardo della naviga e figlia Giulia a sostegno delle sue parole; “Dopo tutto questo tempo tra tamponi e lavoro impegnativo, ho bisogno di svago. Essere qui è già fantastico“, dice la Junior Bico di cui parlano gli occhi e il sorriso.
Il Pres. è irremovibile: “Si va a mangiare, ho già prenotato: vieni con noi“. Punto. Tra una pizza e diversi secondi, un contorno e i dolci, il panorama allieta un pranzo non troppo succulento. Ed è subito ora di shakedown.
E’ incredibilmente visibile la voglia di correre: nella prova che anticipa la gara sono iscritti praticamente tutti gli equipaggi, anche perchè è parte della stessa piesse che domani verrà ripetuta tre volte.
Mi piazzo allo “Start” per intervistare gli equipaggi e tra questi “Il Lungo“: “niente non ci sono, non so dove ho la testa ora resetto tutto e ricomincio“, inizio difficile per lui.
“Devo riprendere la mano, è dura questa prova tutta discesa” dice con un filo di voce Claudio Bico.
In quasi quattro ore di shake, ho capito che domani sarà una giornata caldissima e non solo per la temperatura: intanto mi godo lo splendido panorama che sgombra dalla mia testa i pensieri del duro lavoro settimanale.
“Andiamo a mangiare in una locanda alle 21.30“. Va bene, Pres. ci sono; doccia e arrivo.
La serata scorre, ovviamente, a parlare di rally, di WRC, di Gruppo A, di che fare domani e in quale punto mettersi: non mi segnerò il posto per cosa ho mangiato, ma certamente mi ricorderò la serata per la compagnia: XRT Scuderia è una famiglia dal cuore grande che ti scalda anche se fuori ci sono, forse, nove gradi.
La domenica di gara del Rally Lanterna scorre veloce e frenetica: due prove da ripetere tre volte rendono difficile coprire ogni piesse per sentire i “ragazzi del Team“; il programma, quindi, sarà in divenire. Non sono solito non studiare le tappe, ma stavolta meglio così.
Stop della Pievetta1: “ho rotto qualcosa, forse semiasse. BIP, RIBIP, BIP“, la voce di Peruccio non lascia adito ad interpretazioni. Più tardi Federico Capilli mi dirà “Eravamo davanti all’altra S1600 a metà prova“. Per inciso finirà decima assoluta. Delusione cocente, per tutti.
“Se guido così, oggi andrò alla grande“, effettivamente il tempo di Fici non mente: sesto di N2 a ridosso dei primi su quindici partenti.
Attendiamo la N1 dei Bico’s che chiude la lista partenti, ma arriva la n.79: “dove è la piccola 106? dove sono?” chiede Kevin agli altri membri della Scuderia. Attimi di panico. Non possiamo perdere la metà delle vetture sulla prima prova.
Eccola, arriva, tutto a posto: “Sono andato piano, ho visto troppi incidenti; andiamo cauti“. Giusta osservazione Claudio.
Al primo riordino incontro Simona Camera che sta lottando per il podio di N3: “Tutto ok, stiamo andando forte. Ah guarda in fondo alla portiera. Ci sono gli adesivi” e strizza l’occhio. E io sprizzo di gioia.
Cambio di programma: ho il tempo di vedere la prova più bella, ovvero la Monte Penna, e Giulia Bico mi suggerisce di andare nei primi tornanti in salita, ove il panorama è mozzafiato. Aveva ragione. Tra un panino, una foto, una video ripresa gli Alfieri e le Regine ancora in gara passano tutti, e bene, nel “mio” tornante.
Ultimo giro di prove, la tensione sale e decidiamo di guardare un posto “da pelo“: un ponticello con relativo dosso da fare in pieno. L’idea è quella di precipitarsi subito dopo all’arrivo per racimolare i risultati e le coppe.
Simona sulla Clio N3 passa a razzo e il suo pilota stampa lo “scratch” di classe della SS5; Jack non molla, perchè è tallonato da dietro per la sesta piazza: lampo arancione. L’equipaggio Bico salta sul dosso e sale veloce verso il tratto misto in salita. Ci sono tutti.
Un vero e proprio arrivo, causa Covid, non c’è e tutto si svolgerà al parco chiuso. Mentre saliamo verso le nostre macchine arriva la pessima notizia: “Giunto rotto, Giacomo Jack Fici non ha finito la prova“.
Una domenica sfortuna per l’XRT Scuderia con Kevin Hegyes che, da leader quale è, afferma “Al Sanremo questi ritiri per inconvenienti meccanici non devono succedere“.
Ma la gara è comunque un bicchiere mezzo pieno: Simona Camera arriva al parco e chiude terza di classe e ventisettesima assoluta. Punti pesanti per il campionato sociale.
Ma le Star della giornata sono Claudio e Giulia Bico: li vedo arrivare e mentre scendono il pezzettino sterrato, nemmeno il tempo di aprire le portiere che Agostino Orsino, voce storica dei rally liguri, li chiama a raccolta per ritirare la coppa. “Papà vado a timbrare, muoviti, muoviti che ci stanno chiamando“; “Ma come chiamando, che abbiamo fatto, siamo tra gli ultimi“. Ma no siete primi di classe!
Al ritorno vedo la gioia di Giulia che esce dalla tuta bianca: corre dal fidanzato-meccanico-tutor-manager Fabio che la accoglie a braccia aperte. Che giornata! “Non mi merito una figlia così brava a navigare. Vado ancora troppo piano per lei che è così precisa, mai un errore. Che gioia. Mi sono davvero divertito. La Monte Penna è fantastica. Voglio ringraziare tutti. Anche il pubblico che viene sempre malvisto nei rally: non è così oggi, erano tutti in sicurezza. Bravi tutti” a ruota libera il Bico più grande che esibisce la coppa come un Trofeo di Battaglia. La Battaglia del Castello di Santo Stefano d’Aveto.
“E’ stato tutto perfetto, fantastico, pericoloso, ma divertente. Sono davvero felice“. Chiude così Giulia Bico.
E noi lo siamo con te. XRT Scuderia è questo. Non scordatevelo.