Il “Sanremo” è, per me, il Rally di casa: diciamo che in quella settimana raramente riesco a mettere piede in ufficio e ormai da quasi trent’anni corro dietro alle macchine che invadono la Città dei Fiori.

Certo in passato, un passato troppo lontano per quanto mi riguarda, invece che una settimana, dovevo prendere le ferie per almeno 10 giorni lavorativi: il mondiale, finito nel 2003, portava con sé le squadre ufficiali che si installavano ben prima dell’inizio della gara con i loro megastand dove da ragazzo andavo a prendere gli adesivi che devo ancora avere in qualche scatola in cantina.

Anche il periodo in cui si corre ora è diverso da prima: da ormai cinque anni si corre in primavera, come secondo appuntamento del CIR, il Campionato Italiano Rally; e già perché dopo il mondiale, se n’è andato anche l’europeo.

Un vero peccato perché le strade del Sanremo, su asfalto, sono ancora oggi solcate da molte squadre del mondiale Rally WRC che vengono a testare qui i nuovi modelli da impiegare nel “circus” oppure per sviluppare pneumatici e assetti per il fondo catramato.

Però al cuore non si comanda e quando arriva il Rally a Sanremo non si resiste: che piova o che si sia il sole, che faccia freddo o caldo, che ci siano fuoriclasse stranieri o gli eroi del territorio, si comincia dal parco assistenza e si finisce sul palco di arrivo sotto il Casinò.

E quest’anno la gara è stata tiratissima con tutti i piloti italiani impegnati nel CIR a combattere fino all’ultimo metro di staccata: chi l’ha spuntata dopo due giorni di gara su un percorso in parte nuovo e una prova speciale finale di oltre quaranta chilometri è stato ancora una volta Paolo Andreucci, navigato dalla fedele moglie Anna Andreussi, sulla Peugeot 208 T16 R5 con la mitica colorazione che rievoca la 205 Turbo 16 Gruppo B.

A pochi secondi, nove, si piazza secondo Simone Campedelli con Tania Canton, a bordo della accattivante Ford Fiesta R5 arancione giusto sponsor Orange1.

Terzo si classifica Umberto Scandola navigato dall’imperiese Guido D’Amore con la Skoda Fabia R5  gommata D-Mack Tyres, all’esordio in Italia.

Ovviamente è stata corsa anche la mitica “Ronde” notturna e come ogni volta che le vetture da rally sfrecciato nel buio non si può che rimanere estasiati vendendole arrivare con quei fascioni di luce che per pochi secondi illuminano a giorno la tua postazione di spettatore che attende come un bimbo di salire sulla giostra.

Chissà se in futuro le colline di Sanremo saranno di nuovo percorse dalle WRC del mondiale, speriamo che ciò avvenga presto, molto presto.