La sfida la avevano lanciata nella gara di casa, il Rally di Sanremo: XRT Scuderia sfoggiava il logo nella parte alta degli iscritti in mezzo ai campionissimi del CIR. Purtroppo il tempo avverso, direi cataclismatico, ha interrotto i sogni di gloria del ritorno nel mondo delle corse per Patrizia Sciascia navigata dalla fidata Cristiana Biondi.
La splendida Polo R5 con la livrea bianco rosa, come nelle migliori tradizioni dell’equipaggio ligure, non aveva potuto percorrere un solo metro di gara: troppo bella per essere messa da parte.
E allora? quale è il rally più vicino sia territorialmente che in ordine di tempo? Beh c’è il Trofeo delle Merende nel weekend del 17 e 18 ottobre, organizzato nientemeno che dalla Cinzano Rally Team, gli ideatori del Rally d’Alba.
La gara si svolge a Santo Stefano Belbo a ridosso tra le province di Cuneo ed Asti con un percorso concentrato di due prove da ripetere tre volte per un totale di quasi sessanta chilometri: strade che ricordano il Rally di Germania tra le vigne con tornanti e allunghi da vero pelo.
La decisione è stata fulminea: Patrizia Sciascia e Cristiana Biondi al via del rally piemontese con la Polo R5 con gli adesivi XRT Scuderia in rigoroso rosa.
Attenzione però, si vocifera di un elenco pazzesco: la soffiata è corretta perchè alla partenza nella classe regina si contano ben ventitre errecinque. Insomma la lotta sarà tremenda e lo sarà anche nel “femminile“.
“Kevin il femminile lo vinciamo, ma nella generale sarà durissima“, affermo con sincerità; “Staremo nei dieci, vedrai, e ne sarei felicissimo“, sentenzia il Presidente della XRT Scuderia Kevin Hegyes che non potrà essere presente perchè deve “addestrare” gli aspiranti naviga del corso organizzato dalla sua genuina scuderia.
Lo shakedown del sabato Patrizia lo impegna a capire come funzionano queste R5 su cui non ha mai messo piede: la progressione dei tempi è costante, come si addice ad un Pilota con la P maiuscola. Balbosca la sostiene e già dal sabato si capisce che la velocità se la hai, non te la dimentichi.
La domenica si parte prestissimo, con un fondo sulle prove che nessuno vorrebbe trovare: ha fatto freddo di notte, le strade sembrano quasi bagnate e il sole stenta a trovare spazio tra le nuvole. Risultato? Fango nei tagli, polvere nei tornanti e foglie ovunque: un bel rebus.
Mi piazzo nella sequenza di tornanti verso il fine prova della due in discesa, teatro in passato di “numeri da circo“: il passaggio è da cineteca! Traverso nel taglio destro, freno a mano e spazzolata da mondiale nel tornante sinistro. Le foto non rendono giustizia all’occhio che ha guardato.
Dopo il primo passaggio, la coppia femminile della XRT Scuderia è sedicesima assoluta: si lavora sulle regolazioni, sulle note e si prende la via per il secondo giro di piesse per puntare dritto alla top ten.
Corro, letteralmente, sulla SS3 a poche centinaia di metri dallo start dove chi non alza il piede fa la differenza: una sequenza di curve veloci con relativi tagli e contropendenze che piacciono da matti alla Sciascia. Il rumore del fondopiatto che fa saltare dal taglio la Polo mi fa capire che le “ragazze” sono partite all’attacco. E si vede: settimo tempo di prova sulla speciale. Tanta Roba.
Non voglio perdermi nulla e ritorno sulla quattro: giusto per capire che si sta facendo sul serio guardate dove si mettono le ruote in entrata, con relativo muretto senza più la barbetta dopo il passaggio delle donne volanti.
Il cronometro non mente mai: seste assolute sulla SS4 che vale la risalita della classifica generale fino al settimo posto. Davvero incredibile, ma quello che mi fa pensare che non è un caso, è la limatura, anzi direi ben di più, dei tempi tra le due ripetizioni. Non oso immaginare se non avesse avuto un po’ di ruggine: pare in ogni caso tolta subito via.
L’ultimo giro di prove conferma la posizione di classifica finale che non è giunta per caso, rendendo felici Patrizia e Cristiana e facendo esplodere di gioia tutta la XRT Scuderia e, in particolare, il Presidente che sorride sornione. Aveva ragione lui.
Applausi a scena aperta arrivano da tutti i piloti: alcuni maschietti masticano amaro, perchè non basta la tuta e la livrea alla moda per spingere il pedale destro.
Primissime, of course, nella classifica femminile e chissà che non ci riprendano gusto. Ne sarei raggiante.
L’adesivo WikiRace ha portato fortuna; bene così.
Oltre all’equipaggio tutto al femminile, c’erano al Trofeo delle Merende anche due navigatori targati XRT Scuderia: Stefano Pistoresi a bordo della Peugeot 208 R2 n. 56 che ha vissuto una gara un po’ piena di problemi tra errori e noie alla macchina. I segni della “battaglia” si vedono chiaramente.
Il secondo naviga XRT Scuderia, Ciro Lamura, invece si è divertito da morire nonostante il numero di partenza (140) che sottolinea come fosse sul sedile di una “piccola“: effettivamente la Fiat 600 Kit magistralmente condotta da Manuel Villa partiva tra le ultime macchine iscritte, ma ha chiuso una gara fenomenale al 49esimo posto assoluto e primi di classe. La Kitte ha fatto divertire non solo chi vi era seduto dentro, ma soprattutto chi ha potuto vederli da fuori: rumore unico, colori inconfondibili e passaggi da puro pelo automobilistico, tanto da sembrare una Kitte 4×4.
Applausi a scena aperta!
Nel weekend di gara del Trofeo Merende, la XRT Scuderia era presente anche allo Slalom dei Giovi con Roberto Lanteri e la sua Peugeot 106. Gara complicata, ma l’importante, come sempre è divertirsi!
XRT Scuderia e WikiRace: binomio vincente!