L’otto ottobre del millenovecentosessantadue nasceva in Belgio a Sankt Vith il sorridente e longevo pilota Bruno Thiry; oggi è quindi il suo compleanno e spegne cinquantasette candeline.

Ma la passione pare per i Rally pare ancora essere insaziabile perché da quando non è più in pianta stabile nel Mondiale, ovvero dal 2002, e dopo aver vinto il Titolo di Campione Europeo nel 2003, ha continuato a solcare le strade francesi e belga alternandosi alla guida di macchina moderne oppure veicoli storici.

L’ultima apparizione del simpatico Bruno è di quest’anno, 2019, all’ Ypres Masters con una Opel Corsa Gruppo A: la voglia, quindi, non gli è mai mancata di stare dietro ad un volante e lo ha sempre fatto bene, risultando apprezzato da tutte le squadre ufficiali del Campionato del Mondo. Opel, Citroen, Ford, Subaru, Peugeot e Skoda, tanto per citarne alcune e le più famose.

Noi di Wikirace lo abbiamo incrociato diverse volte e ci ricordiamo di averlo visto, grintoso e determinato al Rally di Sanremo 1991 con la Opel Kadett Gsi all’esordio nel Belpaese: stupì tutti, classificandosi dodicesimo, a ridosso delle 4×4, facendo meglio di molti piloti italiani anche locali dotati di vetture ben più performanti. Un grande esordio. Nella foto la Opel è in versione “fanalata” all’inversione di Vignai: inutile dire della presenza di tanto pubblico e tanti “fanatici” in un’era del Sanremo che risuonava in tutto il mondo.

Bruno Thiry al Rally di Sanremo 1991 – Inversione di Vignai

Lo rivediamo nuovamente al Sanremo del 1994 nell’anno del grande passo in Ford nel Mondiale dove disputa otto gare su dieci e conquista la fiducia tanto da disputare anche i campionati novantacinque, novantasei e novantotto da “titolare”. Nella gara ligure si piazza quarto, a ridosso di Miki Biasion, anche lui sulla Escort Gruppo A: senza una penalità sarebbe arrivato a podio. Ricordiamo la stupenda livrea della Ford con sponsor Giesse dai colori verde bianco assolutamente inconfondibili nelle prove speciali.

Bruno Thiry al Rally di Sanremo 1994 durante le verifiche tecniche

Anche nel 1998 al Rally matuziano si presenta da pilota ufficiale Ford, stavolta con livrea della casa madre e si classifica sesto: questo è tutto ciò che può dare il mezzo, la Escort WRC, che tra le nuove World Rally Car è quella che fatica di più a stare al passo con le Subaru e le Toyota. Ma Bruno è sempre nella parte alta della classifica, miglior Ford all’arrivo, in un anno indimenticabile per la battaglia tra Tommi Makinen e il nostro Piero Liatti. Sicuramente gli appassionati avranno già individuato ove è stata scattata questa foto: no, non sono gli sterrati della toscana nemmeno presenti nell’edizione del ’98, ma è la mitica discesa dal Carmo Langan verso Pigna ove i tornati finali erano tutti un “taglia molto sporco” all’interno.

Bruno Thiry al Rally di Sanremo 2001 – Discesa Langan verso Pigna

Nel 2001 il pilota belga sigla il contratto con lo squadrone ceco della Skoda e porta a spasso per il globo la berlinona Octavia che tanto ha fatto divertire i tifosi. Il motivo? semplicemente solo uno: i traversi che in ogni tornante i piloti facevano quasi fosse una vettura trazione posteriore. Molto era dovuto alle dimensioni della Skoda: o si tirava la leva e si intraversava la Octavia o l’alternativa era fare manovra. E Bruno non si è mai tirato indietro da queste manovre tanto spettacolari quanto deleterie per il cronometro. Ma la Skoda non aveva velleità di vittoria finale e alla fine ciò che conta è il ricordo lasciato agli appassionati: obiettivo centrato. Quindi quell’anno abbiamo incontrato Thiry non solo al Rally di Sanremo, ma anche nella gara d’esordio mondiale al Montecarlo. Tredicesimo nella gara ligure, ottavo nella monegasca. Rarissimi i ritiri del pilota belga. Sempre prestazioni da incorniciare per quanto possibile dal mezzo meccanico in uso.

Bruno Thiry con la Skoda Octavia nel parco assistenza del Rally di Montecarlo 2001
La squadra Skoda nel Parco Assistenza del Rally di Montecarlo 2001
Bruno Thiry alla partenza del Rally di Sanremo nel centro cittadino

Dopo l’uscita dal giro del mondiale WRC non abbiamo più avuto occasione di incontrato, ma rimane un pilota che suscita un sentimento di gioia e felicità proprio perché legato all’esperienza del Mondiale Sanremese a noi cara.

E, allora, gli rinnoviamo gli auguri per il suo compleanno con questa carrellata di ricordi, sperando di rivederlo sfrecciare nelle piesse italiane anche a bordo di qualche vettura storica indimenticabile come la sua lunga carriera.

Happy Birthday!