I Rally che si disputano in Francia nella Regione PACA sono tutti famosi per ripercorrere quelle che sono, o che erano, prove del mondiale monegasco; fortunati, quindi, i piloti che possono svolgere queste gare immaginando di passare dove i grandi campioni hanno segnato le traiettorie.
Anche il Rallye de la Vesubie non è da meno e una delle speciali è ricavata nella parte finale della storica speciale del Turini, Moulinet – La Bollene, piesse che ha regalato gioie e dolori a numerosi piloti durante le edizioni del Montecarlo, qualche volta percorsa con la neve altre su ghiaccio e pioggia.
Ma la vera particolarità di queste gare “regionali” è l’aria di festa che si può gustare sul palco di partenza, sempre realizzato nel centro cittadino di qualche paesino dell’entroterra, o all’arrivo, anch’esso ricavato in qualche parcheggio nella piazza principale della cittadella che ospita l’evento: tutti gli abitanti aspettano l’arrivo delle auto da rally, con negozi aperti, bar pieni di dolci croissant, musica e immancabile “giornalista locale” che accoglie con le interviste di rito tutti i piloti.
Il 2019 riserva per il Rallye de la Vesubie un “tableau” davvero ricco con numerose vetture R5 a giocarsi la vittoria finale: i chilometri da percorrere, circa quaranta, sono divisi in cinque speciali da percorrere tutto d’un fiato senza possibilità di permettersi errori.
Fin dall’inizio si capisce che Nicolao Jean Philippe, idolo di casa e già vincitore del rally nel 2016, punta dritto alla vittoria alla guida della Volkswagen Polo R5, navigato da Severine Loeb, ex moglie dell’indimenticato campione del mondo Sebastien.
E non si smentisce perché alla fine della giornata saranno quarantaquattro i secondi di distacco che infligge al secondo classificato: gara maiuscola e prestazione sontuosa alla guida di una Polo mai usata prima di quel giorno.
La seconda piazza va a Elio Cortese, su Skoda Fabia R5 del Team italiano Sportec, al rientro dopo un periodo di pausa forzata per un dolore al polso: rientro davvero ottimo, gara corsa con il coltello tra i denti a respingere gli attacchi di Frederik Casciani che si deve accontentare del terzo gradino del podio a bordo della Ford Fiesta R5.
Ottima quarta posizione per Marco Cortese, all’esordio su R5 avendo lasciato in garage la mitica Renault Clio Williams F2000: il fratello Elio deve fare attenzione perché nei prossimi rally avrà un concorrente in più da tenere a bada.
E splendida quinta posizione assoluta per Anthony Fotia con la Peugeot 208 R2 davanti ad auto molto più performanti di categoria R5: il vincitore del rally del la Vesubie del 2018 e 2017, fa ancora sfoggio di tutte le sue doti di velocista puro. Sentiremo ancora parlare di lui.
Poco ma sicuro.